Promuovere la sostenibilità’ degli interventi e la qualità della vita delle persone autistiche e delle loro famiglie. In giornate come questa sono tante le iniziative che vorrebbero portare all’attenzione dei decisori e dei cittadini la condizione di vita delle persone nello spettro autistico e delle loro famiglie, che vivono spesso situazioni difficili e talvolta disperanti, nell’assenza di servizi e concrete azioni di aiuto.
La condizione delle persone con disturbi del neurosviluppo in Calabria. Proposte per un cambiamento di rotta.
Le persone con disturbi del neurosviluppo e le loro famiglie in Calabria, ormai da decenni vivono, una condizione disperata e la cosa più preoccupante è che non ci sono segnali positivi di cambiamento.
La Presidente Adriana De Luca chiede da tempo un cambio di rotta mettendo al centro delle scelte dei decisori istituzionali questi bisogni di salute.
Autismo: vedere l’opportunità.
Acquisire competenze sull’accoglienza consapevole di persone con disturbi dello spettro autistico.
E’ questo l’obiettivo della formazione che Link@ut realizza a beneficio dei territori della Macro Area Sociale di Cosenza (Ambiti Territoriali di Cosenza, Montalto Uffugo, Rende e Rogliano) nell’ambito del progetto sperimentale del Centro Polivalente per l’autismo e le disabilità complesse.
Mettere al centro delle politiche pubbliche i bisogni di salute delle persone con disturbi del neurosviluppo
Le persone con disturbi del neurosviluppo e le loro famiglie in Calabria, ormai da decenni vivono, una condizione disperante e la cosa più preoccupante è che non ci sono segnali di positivi di cambiamento.
Eppure sarebbe possibile cambiare questa situazione se solo questi bisogni di salute, fossero messi al centro dell’interesse dei decisori nella consapevolezza che ciò rappresenta un investimento per le persone coinvolte e per la collettività intera.
Aderiamo alla Campagna di sensibilizzazione
L’ultimo rapporto Istat in tema di violenza di genere dice che il 94% delle Case rifugio si è dotata di criteri di esclusione dall’accoglienza delle ospiti e dei loro figli e figlie, ma ulteriori meccanismi di esclusione si riscontrano anche in altri Servizi Antiviolenza. Questo vuol dire che sono escluse dai Servizi Antiviolenza donne che hanno particolari svantaggi (dipendenze, disabilità, senza fissa dimora, vittime di tratta …)